La Russia ha una grande cultura di cure di benessere e bellezza che accomuna gli usi contadini ai gusti più aristocratici; quando il freddo comincia a imperversare, è il momento di andare in banja: la sauna russa.
Di solito l’isba, la tipica casa rurale russa, ha la sua banja privata. Si tratta di una casetta di legno senza camino, in cui la temperatura arriva fino a 80° C, con un tasso di umidità superiore alla sauna finlandese; proprio il caldo vapore umido è il tratto distintivo della sauna russa.
Indispensabile per il rituale della sauna russa è la betulla (venik); durante la permanenza nelle stanze della sauna abitualmente si compie un salutare massaggio colpendo la pelle con delle verghe di betulla. Per il rituale della banja vengono utilizzati ramoscelli raccolti in fasci precedentemente trattati in modo che le foglie e i rami stessi mantengano morbidezza ed elasticità.
Il passaggio di questi ramoscelli sulla pelle stimola la microcircolazione e rilascia principi attivi antinfiammatori e antireumatici. La betulla può essere utilizzata anche per un auto massaggio, su schiena, gambe e braccia con un buon effetto rivitalizzante.
Per liberare la pelle da impurità e ispessimenti durante la permanenza nella banja ci si può sottoporre a uno scrub a base di yogurt e caffè. Questa miscela morbida e delicatamente abrasiva per la presenza di caffè macinato è usata per rendere la pelle liscia. Al mix può essere aggiunto lo zenzero, per un plus di profumo e principi attivi.
Molto comune e sempre presente nelle case, il miele viene utilizzato non solo come alimento, ma anche come rimedio lenitivo. Il massaggio con il miele nutre la pelle, migliora la circolazione, ha azione antinfiammatoria ed elimina dolori muscolari. Spesso si entra in sauna con il miele sulla pelle per beneficiare ancora di più delle sue proprietà e per favorire sudorazione e disintossicazione cutanea.
Al termine della sudata nella banja, si va in un altro ambiente per fare una doccia gelida, ma se l’edificio della sauna si trova in campagna, non sono poche le persone che si buttano direttamente in un fiume o in uno stagno o si rotolano nella neve.
Recentemente l’UNESCO ha voluto riconoscere alla Smoked Sauna estone il privilegio di entrare a far parte dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità.  La sauna ‘affumicata’ apporta benefici alle comunità rurali che lavorano a temperature non proprio clementi e, oltre a far bene fisicamente e mentalmente, consente alle famiglie di tramandare abilità molto importanti per chi vive in certe aree, come fare la legna, costruire capanni, realizzare un forno e farlo funzionare, e non ultimo affumicare la carne per conservarla. Nella Smoked Sauna si gettava dell’acqua fredda sulle pietre per creare il vapore ed il benessere che veniva generato per i contadini e gli allevatori, sottoposti ai duri climi di quelle latitudini, era impagabile, tanto da farla divenire rito collettivo verso il quale si prova una forma di rispetto ancestrale, oggi riconosciuto dall’umanità intera.